martedì 19 marzo 2013

19 marzo - Festa del papà

Oggi su facebook leggo molti messaggi di figli pentiti di non aver detto al loro padre quanto lo amassero e magari adesso è troppo tardi.
Cerchiamo di non correre questo rischio.
E' difficile dire a papà quanto lo si ami. E' più facile dirlo a mamma.
Chissà perché poi se li amiamo tutti e due. Boh.
Diciamo ti amo ad una miriade di imbecilli, magari solo per farli contenti, e poi non riusciamo a dirlo all'unico vero uomo della nostra vita. 
Quello che non ti lascia e non ti lascerà mai.
Quello che non se ne va sbattendo la porta.
Quello che non rimarca mai i tuoi difetti.
Quello che con i suoi silenzi ti rispetta.
Quello che ti chiede se hai mangiato.
Quello che se esci la sera ancora ti dice "Torna presto".
Quello che in fondo sarà sempre geloso di te.
Quello che sei la sua bambina anche se hai le rughe.
Quello che certe volte ti paga le bollette.
Quello che non c'ha pensato due volte ad accogliere te e tua figlia quando sei rimasta sola.
Quello che ti ha sempre detto che ha fiducia in te e che troverai un lavoro più bello di prima.
Quello che ... gliela spaccherebbe eccome la faccia, ma che non lo farà.
Quello che ti ha dimostrato che nella vita si può sempre ricominciare.
Quello che ti ha insegnato ad andare in bicicletta e avanti con dignità.
Quello che quando ti sei laureata ti ha ringraziato per avergli dato questa gioia.
Quello che mentre legge queste parole si commuove.
Quello che da piccola ti sembrava grande e da grande... a volte ti sembra un bambino.
Quello che senza di lui non ce l'avresti mai fatta.
Beh ecco, oggi ci sono due cose che voglio dire al mio papà.
La prima è ti amo e la seconda è grazie.

Tua figlia.



venerdì 15 marzo 2013

1993 L'uomo dei Sogni

Bello, alto, affascinante, intelligente, ottima dialettica, intraprendente, paziente, capace, sexy, ammaliatore...insomma un Figo della ....
Ci siamo conosciuti alle 2 di notte in una delle piazze più belle del mondo: piazza di Spagna.
Eravamo giovani: 19 io, 26 lui.
Eravamo bellisssssssimi.
Di quella bellezza fresca, pronta ad innamorarsi senza dire ancora, perché fin'ora l'amore era stato solo un elemento letterario, un sentito dire, una cosa aspirata ma che prova solo Candy per Terence, o Violetta o Anna Karenina.
Io ero insieme a due mie amiche piuttosto coatte che per privacy chiameremo coatta riccia e coatta liscia. Ero ancora nella fascia d'età in cui si tende ad una certa mancanza di raffinatezza.


Coatta riccia era piuttosto graziosa ma sembrava uscita da Amarcord, ovvero tettonissima, curvilinea e assolutamente bisognosa di una sala doppiaggio.
Coatta liscia era dolce e simpatica con un viso molto bello, alta, morbida e sempre sorridente.
E poi c'ero io, forse meno coatta, ma riccia, troppo troppo riccia e troppo appena diplomata.
Tuttavia, tutte e tre insieme eravamo belle, giovani, battutare e colorate.

Uscivamo dal Gilda che ai tempi era una discoteca molto famosa dove andavano tutti i vips.
Io mi sentivo un po' fuori luogo là dentro, ma ci passavo sopra a questo mio disagio e tentavo di fare del mio meglio per sembrare molto divertita. In realtà a me tutte le discoteche del mondo hanno sempre fatto una gran noia. Ci andavo per puro spirito di aggregazione, ma per dire, una volta mi sono addormentata all'Hyppodrome di Londra. E ho detto tutto.
Comunque noi non eravamo vips e neanche romane. Avevamo addosso la fascinazione di chi vive abbastanza vicino a Roma per non sentirsi troppo provinciale, ma anche abbastanza lontano da non poterla raggiungere ogni giorno e quindi di essere consapevoli di stare in provincia.

L'uomo dei sogni, che per brevità chiameremo UDS, ci fermò con altri due amici per regalarci degli ingressi free ad altre serate al Gilda.
Io appena lo vidi, lo amai.
Però ovviamente non gli rivolsi la parole, per quella dannata legge che la donna deve sempre dire e fare il contrario di quello che vorrebbe dire o fare.
Quindi lasciai parlare ahimè coatta riccia e sperai che UDS non si dileguasse nella notte per mancanza di doppiatori.
Poi ad un certo punto UDS che fino a quel momento mi aveva sapientemente ignorata, si voltò verso di me con degli occhi azzurri strepitosi e mi disse "Tu sei interessante ragazza" e io, sguardo da gran spolvero ma occhi a palla e marroni, risposi "Anche tu".

Siamo stati insieme 4 anni. Quattro bellissimi anni direi. La dolcezza infinita di quel primo grande amore rimane nel ricordo e negli odori, negli slanci, nel piacere di pensare che quei pomeriggi e quei tramonti potessero durare per sempre.
Un sacco di cosebelledamorire, amcisimpaticissimi, gite, serate al mare, vacanze in cui scrivi Ti AMO sui sassi di una spiaggia calabrese scomoda che rompe le ossa e i piedi ma che ti sembra una luna di miele su un atollo della Polinesia francese.

Miele, valanghe di miele, baci, amore, abbracci, cicci e pippi e poi un giorno ti svegli, (mi sveglio) e tutto quello che fino a quel momento ti sembrava perfetto, non lo vuoi più!
Tua madre intanto stava facendo i sacchetti all'uncinetto perché tutti, proprio tutti, erano convinti che un giorno tu e UDS così belli e così perfetti e così innamorati che propriotigiurononpuoicapire, vi sareste sposati.

Solo che tu, nel frattempo, eri cresciuta e l'adorante ragazzina di 19 anni di Piazza di Spagna che guardava UDS con incredula riverenza e ringraziava Dio per averle mandato subito subito l'uomo giusto (non conoscendo ancora bene la verità, tutta la verità su questa espressione UOMO GIUSTO), aveva investito nella sua formazione e la sua idea della vita e della coppia si era lasciata influenzare dagli esami di letteratura e da tutti quei film che il prof Spagnoletti le faceva vedere all'università al seminario sul cinema italiano dove si parlava quasi sempre d'amore e così ha visto e rivisto Divorzio all'Italiana, ha visto C'eravamo tanto amati, Io la conoscevo bene, Una Vita difficile, La grande Guerra, Una giornata Particolare e anche Pensavo Fosse Amore e Invece era un Calesse.

E proprio in questo film dove lui fa di tutto per rimettersi con lei, ad un certo punto si rende conto che non è stato un errore della fattucchiera che ha scambiato le ciocche di capelli, ma forse è lui che ha scambiato l'amore per altro e si chiede: E allora perché non la amo più?
Non lo so. Non lo amavo più.
UDS era diventato semplicemente AXXXXX........ (nome non inseribile per privacy)
Così, la notte che mi si chiarirono le idee, l'11 settembre del 1997, quando ancora l'11 settembre era un giorno normale ma comunque portatore di brutte notizie, lo chiamai e gli dissi: UDS io non ti voglio più sposare. E lui mi rispose di non preoccuparmi, che avrebbe saputo attendere.
E io ferocemente sincera insistetti: No, non è che non ti voglio solo sposare. Non ti voglio più. E' finita.

Poi avrei capito che la sincerità è una stronzata colossale. Ma chi ce lo chiede di essere così sinceri da spappolare la vita alle persone. E si che avevo studiato Pirandello e sapevo che le verità apparenti generano la realtà che si vuole. Insomma la storia del così è se vi pare, no?
Avrei potuto benissimo attaccarmi alla pausa di riflessione e prolungarla all'infinito come spesso fanno... gli uomini. Ma questo lo avrei appreso solo tanti anni dopo quando la legge del contrappasso si sarebbe abbattuta inesorabile su di me.
Allora la mia tendenza alla bugia era pari a quella di Berlusca per l'onestà: inesistente.
Così devastai il cuore dell'uomo dei sogni. Gli feci male.

Ci è voluto un po', ma poi è stato meglio.
Si è sposato con un'altra e ha avuto un figlio. Poi si è separato e ora credo abbia 10 ragazze per lui che posson bastare.
Ciao UDS e se stai leggendo questo post sappi che sei rimasto il più bello degli sciagurati che mi hanno incontrato!





martedì 12 marzo 2013

Cosa si fa quando nel giro di due mesi si perde uomo e lavoro?

Si apre un blog e ci si sfoga un po'.
Non ho intenzione di raccontarvi tutto per filo e per segno, ma vi racconterò tutto o quasi quello che mi passa per la testa.
L'idea è SCRIVERESEMPREQUELLOCHEMIPARE nel pieno delle mie facoltà mentali senza avere rispetto per nessuno.
Certo l'impatto è stato violento e la voglia di spaccare il muso a chi mi ha fatto tanto male è ancora molto forte.
Non l'ho ancora fatto e non lo farò.
L'uomo che amavo è diventato "il padre di mia figlia" e l'azienda a cui ho dato l'anima è diventata "l'anima de li mejo mortacci vostra!"
Mi spupazzo mia figlia. Mariasole. La mia fantastica Mariasole e ho deciso che questa è la mia grande occasione per fare la mamma.
Mi prendo un anno sabbatico! Fanculo la manager de sta minchia e il marketing della supercazzola!
Io sono la mamma di Mariasole e sono abbastanza simpatica e ironica per farla bene.
Il mio nuovo lavoro mi piace un sacco.
Se prendessi ste femministe del cavolo che ci hanno trasformato in uomini con le tette e con il cervello, le metterei al rogo come le streghe nel Medioevo.
Ma non vi potevate fare i cazzi vostri? Che io a girare il sugo e a fare le torte ci stavo benissimo.
Io, donna con la gonna come piace a Vecchioni, ci voglio essere a tutti i costi.
E tienietela tu la signorina Rambo, quella che fa il meeting perché lei è del ramo.
Adieux vomitevoli strateghi del marketing, fottetevi voi e le vostre parole d'aria fritta!
Vabbè. Adesso con un po' di calma, ci conosceremo meglio.
Non sono sempre così arrabbiata. A volte anche di più.


Speriamo che non sia come te



La mia è la storia di una donna che non ha sposato l'uomo che la voleva sposare, che ha lasciato l'uomo che ha costretto a sposarla, che non ha voluto l'uomo che l'amerà per sempre e che ha fatto una figlia con un Peter Pan che l'ha lasciata.
Mia figlia si chiama Mariasole, ha due anni e mi sta chiarendo le idee sul casino fatto finora.
È ovvio che ogni tanto sono triste come adesso.
Ma la maggior parte delle volte sono felice e mi piacciono molte cose.
Mi piace la gente, i libri e i film ma poi succede che inciampo nella tristezza e divento così :(
Mi vanno proprio gli angoli della bocca in giù.
A volte invece mi arrabbio.
Una delle cose che mi fa molto incazzare è che chiunque parli di mia figlia dice: speriamo che non sia proprio come la mamma, speriamo che sia più calma, oddio mi sembra che abbia il tuo carattere.
Embe'???? Che c'è di sbagliato? Che ho io che proprio non va?
Sono lunatica, meteoropatica, contro gli arroganti, contro l'ignoranza di cui usa il potere per terrorizzare, sono contro le bugie, le idiozie, i leccaculo, le signorine tutte tette, le magre di costituzione e le mancanze di rispetto a tutti i livelli e stadi e contesti e culture.
Sono irruente, sorridente, creativa, felice, triste, malinconica e bipolare.
Vivo momenti drammatici importanti e altri di enorme superficialità con la stessa inclinazione alla distruzione e alla ricostruzione tenendo sempre presente che la libertà è il segreto della vita.
Mentre il senso sono i bambini.
Mi sono sposata, separata, divorziata, accoppiata più volte, convissuta, litigata, appaciata, rilitigata, singolata, mammalata.
Mi sa che l'amore non è la mia materia. Fatta eccezione per la mia bambina, peppina peppina figlia dell'amore.
Nei prossimi giorni vi racconto com' è andata con l'uomo dei sogni, l'uomo delle stelle, tarzan e peter pan passando per una folla indistinta di nomi, promesse e parole.